Lei rappresenta la terza generazione di questo brand, che cosa le è stato tramandato dai suoi predecessori e pensa di essere riuscita a preservarne lo spirito?
Che domanda impegnativa. Ogni giorno mi chiedo se sto preservando il lavoro della mia famiglia senza riuscire a rispondere. Vado molto a sensazioni. Il nonno ha avuto la pazzia di fuggire dal paesino calabro per affrontare un’avventura straordinaria che l’ha portato ad essere il primo produttore di smalto in Italia nel 1936. Mia mamma è stata cosi pazza e coraggiosa da sfidare le più grandi case cosmetiche (quasi tutte multinazionali) e proporre una linea di make up dal nulla. Io vorrei preservare un po’ di questo pazzo coraggio e penso che loro sarebbero orgogliosi delle scelte prese negli ultimi mesi.
Quanto è importante il mercato maschile oggi?
Riteniamo importanti tutti i mercati e sul sito abbiamo una sezione dedicata al makeup uomo (ora in aggiornamento ma a breve disponibile). La crescente richiesta da parte di un pubblico maschile oltre a farci piacere, si inquadra perfettamente nel nostro stile e nel nostro modus operandi. Layla Cosmetics parla di bellezza in generale, del vivere serenamente ed allegramente il rapporto con la fisicità prescindendo dal proprio sesso.
Secondo lei c’è ancora molto da fare nell’immaginario collettivo nell’accettare che un uomo possa truccarsi o portare in maniera disinvolta lo smalto?
Quando ho deciso di contattare Federico (Fedez) per promuovere il marchio Layla pensavo che facesse parlare il fatto che una piccola realtà come la nostra avesse avuto il coraggio di affiancarsi ad un artista cosi mediaticamente esposto.
Nel momento in cui sono uscite le prime storie, invece, i commenti sono stati del tipo “fantastica Layla che si fa pubblicizzare da un uomo”. Sinceramente non avevo pensato che l’effetto “wow” della sponsorizzazione potesse esser dovuto all’essere uomo più che all’essere artista di Federico. Da questo risulta che siamo ancora lontani dall’accettare come normale che un uomo possa avvicinarsi al mondo del trucco.
Tra i vostri best friend ci sono Rocco Siffredi e Fedez, uno maschio alfa e l’altro metrosexual, perchè proprio questi due mondi lontani?
In realtà sono più vicini di quanto io stessa potessi immaginare, perché hanno in comune una caratteristica fondamentale: sono disruptive! Escono dagli schemi consueti, sono ironici, forti, caparbi e sanno comunicare perfettamente il mondo Layla.
Rappresentano entrambi qualcosa di molto forte che esula dallo specifico del loro ruolo. Scegliere Fedez per promuovere uno smalto non significa solo dire: “Guardate Federico usa Layla”. È molto di più, significa che per noi il makeup non ha genere.
Scegliere Rocco per promuovere il mascara non è solamente un divertente e facile doppio senso, è comunicare la volontà di “disturbare” e di urlare un sonoro basta a tante modelle perfette con ciglia palesemente finte che promuovono un mascara.
Layla Cosmetics è questo!
La sua azienda ha deciso di sposare “Scena Unita”, il fondo che aiuta i lavoratori di musica e spettacolo?
Per lo stesso motivo che ci ha spinto a proporre corsi gratuti in diretta durante il primo lockdown, fornendo il nostro contributo al noto slogan “faccio la mia parte”. Non solo produzione, vendita e marketing strategico. Ci sono momenti nella vita, a volte altamente drammatici come quelli degli ultimi mesi, che devono indurre ad interrogarsi su quale sia il proprio ruolo nella società e su cosa sia possibile fare per superare le difficoltà. L’adesione immediata e spontanea a “Scena Unita” ne è diretta conseguenza, è condivisione di una causa e volontà di agire concretamente.
di Pino Gagliardi